Biologia Molecolare

Rosalind Franklin – la non celebrata eroina del DNA

Rosalind Franklin – la non celebrata eroina del DNA

Elia Magrinelli

Agosto 1st, 2016

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La scoperta della della struttura del DNA è stata uno dei maggiori successi scientifici dell’ultimo secolo, nonché nell’intera storia dell’umanità. L’ormai famosa “doppia elica” è comunemente associata al nome di Watson e Crick, due degli scienziati che hanno vinto il premio nobel per la sua scoperta. C’è però un altro nome che potreste conoscere al riguardo: Rosalind Franklin. Forse avete sentito dire che i suoi dati supportavano le idee di Watson e Crick oppure che era una scienziata belligerante che vestiva in modo mesto, come descritta da Watson nel suo libro “La doppia elica”. Grazie ai biografi di Rosalind Franklin, che hanno studiato la sua vita ed intervistato molte persone a lei vicine sappiamo ora che le precedenti affermazioni sono molto lontane dalla realtà. Questo video di TED-Ed racconta brevemente la storia di Rosalind Franklin.

I contributi scientifici di Rosalind sarebbero infatti molto sottostimati. Rosalind Elsie Franklin è nata a Londra nel 1920. Sin da adolescente ha voluto diventare una scienziata, una carriera per niente comune e facile per le ragazze dell’epoca. Tuttavia riuscì ad eccellere in quest’ambito, vincendo una borsa di studio a Cambridge per studiare chimica dove ottenne anche un Ph.D nella stessa materia. Qui svolse delle ricerche sulla struttura del carbone che hanno permesso di ottenere maschere migliori maschere a gas poi utilizzate dai britannici durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1951 entrò nel King’s College, dove cominciò ad usare la tecnologia dei raggi X per studiare la struttura del DNA, uno degli ambiti scientifici più interessanti all’epoca. Così mise a punto il suo nuovo laboratorio dove illuminava cristalli umidi di DNA con raggi X ad elevata energia. Tuttavia all’epoca l’ambito accademico non vedeva di buon occhio le donne, portando all’isolamento di Rosalind dai suoi colleghi. Ebbe alcune divergenze con il suo collega di laboratorio Maurice Wilkins, il quale aveva assunto che Rosalind fosse stata assunta in qualità di sua assistente.

Tuttavia il suo lavoro continuò e nel 1952 ottenne la foto 51, l’immagine a raggi X del DNA più famosa. Solo per ottenere quest’immagine Rosalind ha lavorato 100 ore, ed il tempo necessario per analizzare i dati che ne sono derivati è stato di un anno. Nel frattempo il biologo americano James Watson ed il fisico britannico Francis Crick stavano ugualmente cercando di scoprire la struttura del DNA. Senza che Rosalind ne fosse a conoscenza, Wilkins prese la foto 51 e la mostrò a Watson e Crick. Al posto di calcolare la posizione esatta di ogni atomo, fecero una rapida analisi dei dati di Franklin, utilizzandoli per proporre alcune strutture possibili, che includevano anche la struttura corretta: il DNA è composto da due stringhe elicoidale, orientate una all’opposto dell’altra dove le basi sono posizionate al centro come pioli di una scala.

Watson e Crick pubblicarono il loro modello nell’Aprile del 1953. Nel frattempo Franklin terminò i suoi calcoli, arrivando alle stesse conclusioni e sottomise a pubblicazione anche il suo articolo. Il giornale pubblicò i due articoli assieme, posizionando però prima quello di Watson e Crick e dopo quello di Franklin, dando così l’impressione che suo lavoro confermasse la scoperta di Watson e Crick e non che lo avesse anche ispirato. Franklin però smise di lavorare sul DNA e morì di cancro nel 1958 senza mai sapere che Watson e Crick avessero visto la sua foto del DNA.Nel 1962 Watson, Crick e Wilkins vinsero il premio Nobel per il loro lavoro sul DNA.

Si ritiene che Rosalind Franklin avrebbe vinto ad oggi un premio Nobel se questo venisse riconosciuto anche dopo la morte. Probabilmente ne avrebbe anche vinti due, in quanto il suo lavoro sulla struttura dei virus ha portato al Nobel al suo collega, Aaron Klug, nel 1982. Oggi è nostro dovere riconoscere l’importanza di questa coraggiosa donna che si è battuta contro la discriminazione delle donne scientifico durante la sua attività. Inoltre è importante riconoscere quanto il suo contributo abbia portato a rivoluzioni nel campo della medicina, biologia ed agricoltura. Bisogna onorare la memoria di Rosalind Elsie Franklin, la madre non celebrata del DNA.

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